Conviene misurare la pressione

Conviene misurare la pressione! Alcuni consigli semplici e pratici

La risposta è affermativa, e riguarda soprattutto le persone che sanno di essere ipertese e per le
quali è opportuno procedere all’automisurazione della pressione sanguigna. Questa pratica è
fondamentale per tali soggetti per verificare l’efficacia del trattamento, considerando che circa il
30% degli ipertesi in terapia farmacologica non raggiunge un buon controllo della pressione.
Secondo recenti studi statistici l’automisurazione è una buona abitudine in generale, in quanto
consente di verificare l’ipertensione anche in chi non sa di averla.
Ma come procedere senza entrare nella “spirale” dello stress psicologico della misurazione
continua o, viceversa, vivere con assoluta indifferenza, non misurandola mai? Un medico attento
suggerisce, all’inizio della terapia, due misurazioni al giorno, che possono diventare settimanali
qualora si dimostri che il trattamento in corso sembra funzionare.
Un altro aspetto cui fare attenzione sono le mutate condizioni ambientali. Trovarsi ad una certa
altitudine, o il cambiamento sensibile della stagione, sono situazioni che richiedono una verifica. A
questo punto sorge spontanea la domanda: come procedere all’automisurazione? Lo
sfigmanometro del medico non è di facile uso, oltretutto è necessaria la presenza di una persona
che sappia usarlo. Inoltre, lo strumento sta andando fuori mercato a causa della presenza, ormai
vietato. È quindi opportuno optare per gli strumenti automatici (cosiddetti elettronici) con il
dispositivo a bracciale. Questi ultimi sono da preferire a quelli da polso, con i quali è più facile
incorrere in errori di misurazione. Infine, conviene fare più misurazioni nelle medesime
condizioni, preferibilmente a riposo o a intervalli di cinque minuti a riposo, facendo poi una media
dei valori ottenuti.