Consigli pratici alimentari

TEMPO DI FESTE
A TAVOLA quando si riceve un invito a cena e nelle situazioni normali

Sempre più frequentemente una certa vita sociale, soprattutto in occasione di particolari ricorrenze
festive, si accompagna a pantagrueliche mangiate che fanno mettere da parte le regole per una sana
alimentazione. Chiaramente questo comportamento, già non consigliabile per nessuno, risulta scorretto
per una persona con diabete e ancor di più se in condizioni di soprappeso. Anche gli amici ti
incoraggiano a mangiare con la ricorrente frase “solo per questa volta” talché è difficile sottrarsi ad
assaggiare di tutto e a rinunciare ai piaceri della tavola in compagnia. Cosa deve fare un diabetico per
limitare i danni di fronte a tali situazioni, che fanno saltare lo schema delle regole alle quale ci si era
promesso di attenersi Siccome non si può solitamente sapere quale sarà il carico dei carboidrati risulta
difficile fare la cosiddetta “conta” per poter calcolare le unità di insulina da iniettarsi. Per evitare una
iperglicemia post-prandiale, un suggerimento per prevenirla potrebbe essere quello di aumentare di un
15-20% la dose di insulina ultrarapida o pronta prima del pasto o, nel caso questo tipo di insulina non
fosse previsto dal normale schema terapeutico per quella determinata ora, praticando un supplemento di
4-6 unità di tale insulina. Nel caso invece di diabetici che utilizzano ipoglicemizzanti orali è possibile
aumentare la dose che si assume prima del pasto di mezza compressa. Un altro consiglio è di praticare
un pranzo più leggero sapendo che alla sera si andrà a cena prevedendo un pasto più ricco. Va poi
prestata molta attenzione nel non eccedere con bevande alcoliche o zuccherate.
Ecco alcuni suggerimenti pratici per un comportamento alimentare corretto
Diabetici trattati con insulina: 1) l’orario dei pasti principali deve tener conto del tipo di insulina
adoperata e delle sue modalità e tempi di azione; 2) la dose di insulina va commisurata alla quantità di
carboidrati assunti per qual pasto; 3) se saltuariamente si vuole mangiare un dolce ciò dovrebbe
avvenire dopo un pasto “leggero” ricco di fibre e, magari, rinunciando alla frutta; 4) consigliabile
utilizzare l’olio d’oliva per condire gli alimenti; 5) se si avvertono segni di ipoglicemia è bene
assumere con immediatezza 15-20 grammi di carboidrati a rapido assorbimento (3-4 cucchiaini di
zucchero o un bicchiere di coca cola o aranciata o succo di frutta); 6) evitare l’assunzione di alcool
tenuto conto che apporta calorie; 7) se si varia l’orario dei pasti va modificato anche quello
dell’insulina; 8) evitare di saltare i pasti; 9) fare attenzione nel diminuire il numero dei carboidrati
senza diminuire anche la dose di insulina; 10) non va ignorata l’eventuale ipoglicemia perchè si
avvicina l’orario del pasto.
Diabetici non trattati con insulina:
Il comportamento corretto prevede il rispetto di alcune fondamentali regole:
1) rispettare il piano alimentare assegnato; 2) privilegiare i cibi che contengono carboidrati
complessi (pasta, pane, patate nella giusta misura) e proteine (pesce uova, carne, legumi) perché
hanno un alto potere saziante; 3) iniziare il pasto con la verdura cruda o cotta per controllare
meglio l’appetito eccessivo; 4) limitare il consumo di cibi ricchi in grassi animali (formaggi,
insaccati, piatti molto elaborati) perché hanno un basso potere saziante e apportano molte
calorie. Tra i comportamenti da evitare: 1) valutare ad occhio il peso degli alimenti; 2) diete per
calare di peso o copiare la dieta dell’amico o quella che va di moda; 3) compensare gli eventuali
eccessi alimentari di un giorno digiunando quello successivo; 4) saltare i pasti nella speranza di
calare di peso; 5) concentrare alla sera il pasto principale.
Alimenti liberi: tè, caffé, succo di limone, brodo sgrassato, saccarina o altri edulcoranti sintetici.
Verdure e ortaggi: asparagi, bieta, broccoli, cardi, cavolfiori, fagiolini, finocchi, funghi freschi,
pomodori maturi, scarola, sedano, spinaci, zucca, zucchine, ecc….;
Da consumare in quantità moderate: frutta oleosa (noci, mandorle, nocciole, arachidi)
limitare il consumo di carni e formaggi grassi carciofi, carote, rape; patate e legumi sono consentiti in
sostituzione di pane o della pasta;
Da escludere normalmente: miele, zucchero, marmellate, cioccolata, dolci e pasticceria in genere,
gelatine di frutta, bibite dolcificate, caramelle, sciroppi, conserve di frutta conservata, frutta secca,
(fichi, uvetta, prugne). In assoluto, tali cibi non sono vietati; va però tenuto in considerazione il loro
apporto calorico nell’economia del pasto regolandosi nell’assunzione di altri alimenti.