Il valore dell’automonitoraggio

Il valore dell’automonitoraggio per tenere sotto controllo la pressione

E’ possibile raggiungere un buon controllo della pressione attraverso un automonitoraggio
domiciliare? Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Lancet, gestire il monitoraggio da soli è
possibile ricorrendo al tele monitoraggio a distanza dopo aver imparato a misurare correttamente la
pressione e trasmettendo i dati telematicamente al medico. Al paziente, secondo un piano concordato
preventivamente, veniva delegata anche la possibilità di aumentare le dosi del farmaco o di
aggiungerne di nuovi qualora i valori risultassero superiori alla soglia prestabilita (almeno 5 volte in
un mese). Se anche in quest’ultimo caso i valori fossero rimasti sopra detta soglia, ovviamente si
tornava dal medico per una rivalutazione della terapia. Stando, comunque, ai dati ottenuti dalla ricerca
dopo 6 mesi la delega al paziente ha sortito risultati positivi, portando a -20 mm/Hg la pressione
riscontrata dal “fai da te”. Vedremo adesso quali sono i vantaggi di tale pratica. Prima di tutto il
medicoviene in possesso di un gran numerosi dati ed è quindi in grado di giungere a delle valutazioni
più affidabili rispetto alle letture sporadiche; dal canto suo il paziente si sente maggiormente coinvolto
nell’aderire alla terapia ed è più attento. Non solo, ma viene a determinarsi un circuito virtuoso che
può portare il medico ad assegnare al paziente un limitato margine di decisione nell’aggiustamento
della terapia conseguente alle letture. E’ evidente che il grado di libertà non è valido per tutti ma va
concesso a pazienti consapevoli e responsabili e va valutato caso per caso prima di introdurre “mano
libera” come pratica clinica comune. Di contro l’automonitoraggio ben fatto e la trasmissione dati al
medico viene consigliato a tutti.